
Alle 5 ora locale siamo svegli. Si fanno sentire i morsi della fame. Bisogna aspettare le 6:30 per fare colazione nel ristorante annesso all’hotel, gestito da cinesi. Attesa davanti alla porta con famigliola francese. Il breakfast è surreale. Nella sala arrivano altri reduci da voli intercontinentali, si muovono come zombie. Il giovane gestore, premuroso e sorridente, si mette a mangiare in un angolo della sala. Non vedo cos’ha nel piatto, ma mangia con appetito. Poi, comincia a tossicchiare e tirarsi la pelle della gola come se avesse inghiottito una spina di pesce. Prende il piatto ancora colmo e lo rovescia in un bidone della spazzatura.continua →