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Si sono salvate solo poche immagini del viaggio in Andalusia, diversi anni fa: Granada, Siviglia, Cordoba… Le altre sono andate perdute per un mancato backup del computer. Sono immagini di decorazioni delle volte dell’Alhambra, una mappa, piastrelle, segmenti di memoria…continua →

Breve viaggio: Tokyo – Nagasawa – Kyoto – Hiroshima. Il Giappone visto con gli occhi di un vecchio ragazzo. Ordine, pulizia, attenzione per i particolari, l’arte del cibo, la religione della natura, le ombre del sesso e tante altre cose che ho pensato ma non ho fotografato!continua →

Frammenti. Immagini al volo di Istanbul. Strade, negozi, persone e scorci della città. Istanbul, sponda europea sul Bosforo. Non bastano pochi giorni per capire una città, soprattutto se grande e con tante sfumature sociali. I numerosi monumenti mostrano una città…continua →

Marie-Galante diventa dipartimento francese d’oltremare (DOM) dal 1946, prima ancora di integrarsi (1974) in quello dell’arcipelago della Guadeloupe – Antille francesi. Capita di veder correre una scolopendra sul pavimento o trovarla appesa ad un ramo di fiori. Poca cosa, sapendo che sull’isola non ci sono serpenti velenosi, ma tanti colibrì.continua →

Sole caldo e poche nuvole. Un weekend a Stockholm in agosto, in un clima mite che ha reso più gradevole la visita della città. A spasso per le vie commerciali e nel centro storico molti turisti e giovani, arrivati qui anche per il “gay pride” annuale. Gli abitanti di Stoccolma si raccolgono nei parchi, o sulle spiagge e rocce dove si possa prendere la luce del sole.continua →

I paesaggi non sono cambiati. La luce è la stessa. Qualche abitazione in più lungo le strade che attraversano l’Atlante. Pochi piccoli villaggi, dove le donne vanno al fiume per lavare i panni, bambini che giocano a pallone davanti alle scuole e giovani senza lavoro accovacciati davanti ai muri.continua →

Viaggio di confine tra Francia, Lussemburgo, Belgio e Germania. Le differenze culturali e linguistiche. Attraverso campi di battaglia e di contese religiose. Un paesaggio ancora agricolo. La dimensione tranquilla delle piccole città, ognuna con un centro storico. Bruxelles formale e…continua →

Alle 5 ora locale siamo svegli. Si fanno sentire i morsi della fame. Bisogna aspettare le 6:30 per fare colazione nel ristorante annesso all’hotel, gestito da cinesi. Attesa davanti alla porta con famigliola francese. Il breakfast è surreale. Nella sala arrivano altri reduci da voli intercontinentali, si muovono come zombie. Il giovane gestore, premuroso e sorridente, si mette a mangiare in un angolo della sala. Non vedo cos’ha nel piatto, ma mangia con appetito. Poi, comincia a tossicchiare e tirarsi la pelle della gola come se avesse inghiottito una spina di pesce. Prende il piatto ancora colmo e lo rovescia in un bidone della spazzatura.continua →